Quante volte abbiamo visto un articolo che ci interessa e non abbiamo avuto il tempo materiale neppure di aprirlo? Oppure lo abbiamo condiviso più per ricordarci di leggerlo piuttosto che per diffonderlo, con il rischio di suggerire ad altri anche delle vere e proprie bufale?
Ciascuno risponderà a questa domanda e commenterà con un: “ci vorrebbero giornate da 70 ore per fare tutto!”. Vero. La vastità dei materiali che troviamo online ci fa provare una certa fatica nel cogliere tutto l’interessante che c’è, ottimizzando il tempo a disposizione.
Come fare allora?
Consapevoli di non poter disporre di giornate da 70 ore neppure in vacanza (e tanto meno pertanto quando ricomincerà la scuola, ndr), possiamo provare a darci 3 semplici regole:
1. Non fermiamoci mai al titolo
Il titolo non sempre descrive in modo puntuale il contenuto del pezzo che vorremmo leggere, ma tende spesso ad “acchiappare” chi passa e provare a trattenerlo con qualcosa che possa stuzzicare la curiosità. Per questo, dovremmo almeno sforzarci di investire qualche secondo in più nel leggere le prime 5 righe del pezzo. Ci vorrà davvero poco, ma già in questo modo potremo capire se vale la pena leggere il pezzo (e suggerirlo ad altri) oppure no.
2. Selezioniamo per categorie
Se stiamo lavorando a un progetto del quale vorremmo capire di più, se stiamo cercando approfondimenti su un argomento che ci interessa, se vogliamo focalizzarci su qualcosa che ci incuriosisce, proviamo a cercare e concentrarci su quel tema specifico. E sforziamoci di non allargare troppo in una stessa giornata il numero di temi che ci interessano per non disperdere le energie e arrivare a un livello di conoscenza “giusta”, che ci consenta di soddisfare la nostra fame informativa.
3. Archiviamo per leggere in un secondo momento
Tutte le pagine che individuiamo nel corso della navigazione possiamo metterle da parte per leggere quando avremo tempo. Un po’ come quando, con i giornali cartacei, si strappa una pagina per metterla dentro una cartellina che apriamo in un momento di tranquillità. Il digitale ci consente di fare questo in modo ancora più semplice che con la carta.
Uno degli strumenti che possiamo usare è Pocket, applicazione di Firefox che consente di archiviare articoli interessanti. Oppure, qualora volessimo usare un applicativo open source che non rivenda dati a terzi, potremmo guardare a Wallabag, da poter installare gratuitamente grazie a estensioni per tutti i browser più famosi.
Per provare Wallabag è possibile testare la versione prova dal sito ufficiale e decidere se abbonarsi al servizio che costa al momento in cui si scrive meno di 10 euro l’anno. Da non sottovalutare il fatto che Wallabag non traccia minimamente l’attività dell’utente, tanto da essere considerato tra quelli più rispettosi della riservatezza.
Altra alternativa possibile Pinboard: non è gratuita (il costo è di 22 dollari l’anno), ma presenta una policy rispettosa dei dati dell’utente, in quando non ne prevede la vendita a terzi.
E' analista, programmatrice e formatrice. Giornalista per passione, scrive quasi esclusivamente di tecnologia. Ma prima o poi cambierà tema. O forse no.