Per Body Shaming si intende l’atto di deridere o discriminare una persona per il suo aspetto fisico. La vittima viene derisa per il proprio corpo, considerato non conforme ai canoni estetici che la società impone.
Non ha importanza che sia dannoso o che la vittima abbia o meno la possibilità di modificare il suo aspetto, chi è “perseguitato” viene preso in giro in ogni caso, senza possibilità di difesa e spesso senza capacità di replica.
La parola Body Shaming si è diffusa in particolar modo con i social, ma la lotta contro il grasso e l’imperfezione esiste fin dal Cinquecento quando, per esempio, le donne portavano corsetti strettissimi per enfatizzare il punto vita e modificare le forme corporee. Purtroppo gli standard estetici diventano sempre più di massa a causa dell’infinito numero di immagini che i media ci sottopongono. I corpi statuari, snelli e muscolosi, con le giuste proporzioni e forme riempiono le bacheche dei nostri social e degli smartphone, delle serie tv, delle pubblicità in televisione e così via.
Oggi la questione è sempre più sotto lo sguardo di tutti e finalmente si inizia a sensibilizzare i più piccoli sulla normalità di tutte le forme e tipologie di fisico. Anche artisti e celebrità si muovono per contrastare questa pessima abitudine di alcuni di ferire e giudicare le persone per il loro aspetto fisico.
Una cantante che negli ultimi tempi è stata vittima di Body Shaming è Lizzo, rapper americana di 36 anni, che un giorno, stanca dei commenti negativi sul suo aspetto, ha affermato: “Ci rendiamo conto che gli artisti non sono qui per adeguarsi ai vostri standard di bellezza, gli artisti sono qui per fare arte. Questo corpo è arte e io farò quello che voglio con questo corpo. Se i commenti di body shaming sui social venissero multati, forse la gente ci penserebbe due volte prima di scriverli”.
Ma esiste un corpo più giusto di un altro? A nostro avviso no. Cellulite, ginocchia nodose, smagliature, spalle ossute, brufoli e imperfezioni sono tutte caratteristiche che ci rendono diversi dagli altri. I nostri corpi sono materia viva che cambia e muta continuamente. La società prima o poi dovrà capirlo e tutelare le persone, non permettendo a chi offende e prende in giro di farlo più.
Amalia, Diego, Zoe