YouTube è la piattaforma di condivisione e visualizzazione video di Google che raccoglie miliardi di filmati di ogni genere, caricati da utenti da ogni parte del mondo. Nata 18 anni fa, con circa 2 miliardi di utenti, 1 miliardo di ore di video e 720.000 ore di contenuti aggiunti ogni giorno, rimane attualmente una delle piattaforme più utilizzate al mondo.
Tutto nasce il 14 febbraio 2005 quando Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim (tre giovani dipendenti di PayPal) lanciano un servizio di videosharing: una piattaforma sulla quale caricare filmati personali da far vedere ad amici, parenti e conoscenti. YouTube, è questo il nome scelto dai tre ragazzi per la loro creatura. La piattaforma apre ufficialmente i battenti il 14 febbraio, ma ci vorrà ancora qualche mese prima che gli utenti possano creare canali e caricare video sulla piattaforma. “Me at the zoo” fu il primo video caricato su YouTube, pubblicato dallo stesso Jawed Karim, alle 20:27 del 23 aprile 2005 per verificare che la piattaforma funzionasse.
Il lancio ufficiale avviene nell’autunno del 2005 e, grazie anche all’aspettativa creata attorno alla piattaforma, YouTube in poco tempo diventa uno dei portali più visitati in assoluto.
Nell’estate del 2006 il portale registra già numeri da record. In luglio gli utenti caricano in media 65 mila nuovi video al giorno, producendo oltre 100 milioni di visualizzazioni nell’arco di 24 ore. Con 20 milioni di visitatori unici al mese, YouTube conquista la quinta piazza dell’Alexa ranking (una graduatoria del web realizzata tenendo conto del volume di traffico generato da ogni portale web). Il successo della piattaforma non passa di certo inosservato e, nell’ottobre 2006, è ufficializzata la cessione della startup a Google per la “modesta” cifra di 1,65 miliardi di dollari.
Nel 2007 inizia il piano di internazionalizzazione della società. Il 19 giugno 2007 sono lanciate le versioni di YouTube per Regno Unito, Spagna, Polonia, Italia, Olanda, Giappone, Irlanda, Francia e Brasile, mentre in autunno sarà il turno di Germania e Australia.
Grazie a una lunga serie di accordi con alcuni dei maggiori produttori di film e serie TV, YouTube evita di essere incriminata per violazione del copyright, non sempre infatti gli utenti caricano sul proprio profilo video di cui ne detengono i diritti. Questo d’altro canto gli dà modo di lanciare servizi esclusivi per alcune fasce dei suoi utenti. Nel novembre 2009, ad esempio, YouTube lancia Show, una sezione del portale per gli utenti del Regno Unito. Nel gennaio 2010 è il turno dei contenuti on demand (film e serie TV) accessibili agli utenti statunitensi, canadesi e britannici. Questo permise al servizio di videosharing di allargare ulteriormente il proprio bacino di utenza. Il 21 marzo 2013 YouTube annuncia l’ennesimo record: per la prima volta, si supera la soglia del miliardo di utenti unici mensili.
La piattaforma di video in streaming, nell’ottica di cambiare il proprio business, lancia nel 2015 negli Stati Uniti il servizio “YouTube Red” che permette di accedere a contenuti in esclusiva e di eliminare la pubblicità dai video. YouTube Red permette a YouTube di diventare sempre più un’emittente televisiva online e sempre meno una piattaforma di video in streaming. Infatti, l’obiettivo è proprio quello di lanciare oltre cento canali con contenuti in esclusiva che coprono l’informazione giornalistica, lo sport film e le serie tv.
Come evolverà la piattaforma nei prossimi anni? Sopravviverà al rapido cambiamento al quale assistiamo ogni giorno?