Ogni volta che, da adulti, pensiamo di non poter dare suggerimenti e consigli ai ragazzi sul “come” usare la Rete e i Social Network, dovremmo pensare agli insegnamenti della nonna e traslarli su strumenti nuovi per vedere quanto questi funzionino ancora.
Quali sono le “raccomandazioni” che funzionano ancora?
Qualche consiglio da riusare dai genitori
Sii gentile con tutti
Il valore della gentilezza sembra dimenticato quando iniziamo a scrivere dietro la tastiera di uno smartphone o del PC e invece il riscoprirlo aiuterebbe ad abbassare i livelli di “odio on line” di cui tanto si parla ma che riguardano anche piccoli gesti che ognuno di noi compie sui social quotidianamente. Salutare, rispondere con cortesia, evitare discussioni inutili, non insultare altri, aiutare come si può qualcuno in difficoltà sono gesti di gentilezza che renderebbero la Rete un posto migliore.
Non accettare cose dagli sconosciuti
Un insegnamento che, applicato per esempio alle chat di gioco dei ragazzi, sta a significare: sii diffidente se non sai chi c’è dall’altra parte, non accettare scambi di cose da fare con incontri “dal vivo”, non rivelare il tuo indirizzo di casa, non dare troppe informazioni di te, non fidarti se non sai con chi stai interagendo. Tutte attenzioni che contribuirebbero ad abbassare il livello di adescamento on line che, purtroppo, è tra i rischi che molto spesso si corrono in Rete.
Non dire parolacce
Una regola che vale tanto più se la cosa rimane scritta, se non possiamo far capire ad altri che stiamo scherzando e soprattutto se è destinata a restare per sempre come tutto ciò che pubblichiamo in Rete.
Qualche consiglio da riusare dagli insegnanti
Non interrompere, ascolta
Una frase che si pronuncia tante volte anche in classe, e che funziona molto bene anche nel “mondo virtuale”. Ma come si ascolta sui social o su una chata? Per esempio nei gruppi WhatsApp, prima di commentare occorre leggere la conversazione (ascoltare). Così come prima di scrivere di getto bisognerebbe aspettare che l’altra persona con la quale stiamo chattando abbia terminato un concetto.
Non parlare nell’orecchio
Non fare gruppi contro qualcuno, non parlare male di altre persone. Soprattutto se queste non hanno accesso allo spazio virtuale che stai usando (ma che sicuramente verranno a sapere della cosa tramite altri e ne saranno feriti in modo ancora più profondo).
Non urlare
Sulle chat, sui social o sulle email, per la netiquette, ovvero l’insieme delle regole di buona educazione che dovremmo conoscere prima di usare qualunque strumento di comunicazione digitale, non si scrive in maiuscolo perché questo equivale a urlare.
Qualche altra regola?
Si potrebbe andare avanti ancora nell’elenco, ma ci fermiamo qui e ognuno potrà esercitarsi a trovare una vecchia frase della nonna per adattarla al mondo digitale e accorgersi, così, che non sono poi tanto superati gli insegnamenti ereditati.
E' analista, programmatrice e formatrice. Giornalista per passione, scrive quasi esclusivamente di tecnologia. Ma prima o poi cambierà tema. O forse no.